Le cose strane che mi passan per la mente, cantare la follia - Firenze 25-26.05.24

 

FORMATORE PROPONENTE: Valentina F. Barlacchi

ISTITUTO DI RIFERIMENTO: Azioni e ContaminAzioni Firenze

TITOLO DELLA INIZIATIVA: Le cose strane che mi passan per la mente, Cantare la follia. Laboratorio di Canzoni ed Emozioni
SEMINARIO DEL PERCORSO DI ALTA FORMAZIONE SULLA VOCE LA GESTALT IN VOCE E IN-CANTO

CONTENUTI E ORGANIZZAZIONE: Cos'è la pazzia? È insanità mentale o solamente il punto di vista differente di chi non accetta confini e convenzioni? è giusto sovrapporre la definizione di follia a una malattia psichica? Ma chi è pazzo è un genio o chi è un genio è pazzo?
Il matto, il pazzo, il folle sono stati da sempre assimilati ai ribelli, agli eretici a chi sceglieva di abitare la propria scomoda identità con atteggiamenti diversi rispetto a quelli imposti dalla società. Sappiamo che nella tradizione popolare proverbi come Chi canta a tavola e a letto è un matto perfetto oppure il detto Canta che ti passa pongono l'accezione sulla capacità ribelle, consolatoria e curativa del canto, espressione istintiva e necessaria per tutti coloro che cercano una salvezza alla propria condizione umana. La letteratura, la canzone, il teatro, pullulano di personaggi còlti da follia, che si improvvisano pazzi per scampare al proprio destino, che trovano nella propria libertà il senso della vita: basti pensare a tutte quelle donne perseguitate, rinchiuse e bruciate sul rogo, additate come streghe, colpevoli unicamente di pensare con la propria testa.
Questo laboratorio sul canto della follia e della follia cantata ha come presupposto e contenuto, un viaggio: la nave dei folli che gira per il mondo compie un rocambolesco percorso, andando incontro a una serie di avventure bizzarre, ma dal risvolto metaforico molto chiaro: evadere dalla ragione per seguire il senso altissimo della propria identità. La lucida follia è l'arma dei visionari e dei poeti, la cui sorte passa attraverso l'espressione purissima del proprio canto: ma non un canto qualunque, bensì quello di parole precise, taglienti e poetiche, amare e delicate, come un'invettiva, una preghiera, una Verità.
Nei due giorni di laboratorio, oltre a una piccola retrospettiva sull'affascinante storia della follia - attraverso citazioni, esempi e letteratura - lavoreremo su canzoni esplicitamente “folli” (e sarà divertente dare un senso a questa parola) intonando brani, cucendo testi e realizzando alla fine una performance insieme. Sarà un modo tutto nostro di interpretare e celebrare, con la voce e con il corpo, il viaggio più insano e creativo che sia mai stato scritto nella storia dell'umanità.

DOCENTE: LETIZIA FUOCHI Cantautrice, autrice e interprete. Letizia Fuochi, fiorentina, dopo la laurea in Storia contemporanea e undici anni da libraia, trova nel teatro canzone la sua casa. Cantautrice, autrice e interprete, gira l’Italia con i suoi spettacoli sotto la produzione di una storica etichetta indie italiana, la Materiali Sonori. A oggi conta numerosi spettacoli e varie, importanti collaborazioni artistiche; nel 2020 è scritturata dal Thèatre de la Ville de Paris e dal Teatro della Pergola di Firenze; nel 2021 ottiene il riconoscimento di Insieme per la musica premio stanziato da Elio e le Storie Tese, il Trio Medusa e il CESVI di Bergamo per gli artisti al tempo del Covid. Ha pubblicato Finito e infinito (2002), Come l’acqua alla terra (2009), Inchiostro (2017), Fuegos y Chavela. Letizia Fuochi canta Chavela Vargas (2021) e Zing (2022).

SEDE DELL'ATTIVITA' FORMATIVA: Il workshop si svolgerà in presenza presso “Circolo Rigacci” di via Francesco Baracca 56, Firenze.

DATE E ORARI: Sabato 25 Maggio dalle 10:00 alle 17:00 e Domenica 26 Maggio dalle 10:00 alle 17:00

COSTO: biglietto intero 140 euro / biglietto ridotto 120 euro (soci AICo, allievi/ex-allievi)
Valido come formazione continua AICo

INFO ED ISCRIZIONI: Per informazioni e iscrizioni contattare info@azionicontaminazioni.it

PROGETTO: Prosegue il progetto La Gestalt In Voce e In-Canto. La tua voce ti accompagnerà a cura di Valentina F. Barlacchi; un progetto che ha come scopo la ricerca e la crescita personale attraverso la Voce e la Gestalt a orientamento Fenomenologico-Esistenziale.
Il percorso intende coltivare la pratica di una voce incarnata, cantata e parlata, come via per recuperare la ricchezza delle nostre multiformi radici affettive e trans-culturali, che nutrono e articolano il senso e il significato del linguaggio e del contatto come via relazionale e artistica.
Da un punto di vista della Gestalt, la pratica vocale intende sviluppare strumenti per la relazione di aiuto e per il supporto psico-sociale in vari contesti sociali e culturali.

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